26 nov 2013

La danza della sirena

La prima storia che vi presento s'intitola, appunto, "La danza della sirena".
Si tratta a tutti gli effetti di un racconto breve, ma non brevissimo. A scanso di equivoci, mi riferisco a circa sei pagine di word. 
Nei post che pubblicherò successivamente a ciascuna storia, per chi vi fosse interessato, verranno forniti maggiori dettagli e curiosità su ognuna di esse; così da non anticipare nulla, almeno inizialmente, e lasciare che sia il racconto a parlare.
In questo caso specifico preferirei non rivelare il genere, chiarendo che, comunque, si tratta di una storia accessibile a tutti, sin dalla più tenera età. 
Seguono le prime righe del racconto, per accedere alla storia completa potete cliccare sul link a fondo pagina:

 La danza della sirena
  
In un’epoca remota, nelle placide coste di una terra sconosciuta, custodi di un grande mare azzurro e cristallino, viveva una creatura leggendaria di rara bellezza: una sirena.
La metà superiore, infatti, era quella di una giovane donna; dal fisico longilineo e perfetto; i lunghi capelli sinuosi e chiari; gli occhi limpidi, come due gocce d’acqua marina; le labbra fini e rosee, custodi di un sorriso stuzzicante.
La metà inferiore, invece, era affine al suo elemento. Sviluppatasi come una grande coda ricoperta di squame, colorate e brillanti come i più bei coralli del fondale, le permetteva di nuotare rapida e aggraziata nelle profondità marine.    
Ella, per molti degli uomini di quelle terre, non era altro che un mito; per altri, un mostro da temere superstiziosamente. Lei stessa, dunque, era l’unica custode della verità di sé.


In cerca di Calliope: Presentazione


La scrittura è una passione che mi accompagna fin dall’infanzia. Ricordo ancora con affetto i primi tentativi, alle scuole elementari, di replicare i grandi poemi che invocavano Calliope come musa ispiratrice. La "Divina Commedia" e l’"Iliade" divenivano così la "Divina Castagna" e "La guerra di Gelatoia", subendo fantasiosi stravolgimenti a causa della mente di un bambino affascinato da quelle opere immense. Un fascino destinato a influenzare imprescindibilmente questa mia passione.       
Se dovessi spiegare con chiarezza perché io provi la necessità di scrivere, probabilmente rimarrei spiazzato. Chiunque sia interessato a scoprirlo, dunque, dovrà accontentarsi dell’unica e dubbia risposta che posso concedere: liberare la mente.
Da qui, le interpretazioni, divengono innumerevoli ; anche per me, che spero di non confondervi fin dal principio. E’ possibile individuarvi un semplice sfogo, in un costante scontro fra la realtà e l’irreale; il desiderio di trasformare un concetto in una storia, per donargli un fascino catturante altrimenti assente; o l’esigenza, a tratti inspiegabile, di dare vita a personaggi che affollano il pensiero, quasi fossero loro stessi a cercare una via d’uscita dall’immaginazione, per conquistarsi uno spazio un poco più tangibile.
Prima di perderci nella follia di questi concetti, però, torniamo ben saldi alla realtà e gli obiettivi di questo progetto.
Nella mia produzione personale di storie, al seguito delle prime fantasiose copie di poemi celebri, ho quasi sempre mirato alla stesura di romanzi corposi. Lavori che, pur ponendosi  idealmente come i più adatti a dar libero sfogo alle mie idee, sottraggono per forza di cose grandi quantità di tempo. Vincolandomi talvolta a loro, al punto di mettere da parte nuovi esperimenti narrativi e stilistici; con un’orda di personaggi a bussare alle porte della mente. 
E’ per questa ragione che, negli ultimi anni, ho scoperto che la stesura di storielle brevi (seppure, a volte, questo aggettivo rischi d’essere usato a sproposito) mi consente di compiere i miei esperimenti, quali che siano, con maggiore efficacia; trovando la riposta, per quanto concerne la mia necessità di scrivere, nel ripartire il mio tempo fra entrambe le tipologie di racconto.
Questo blog nasce con l’intenzione di condividere, con chi avrà la curiosità di leggerle, proprio queste storielle brevi; e se Calliope lo vorrà, anche qualche dettaglio in merito a romanzi più corposi, tendenzialmente tinti di epicità, sotto la sua influenza.
Il genere dei racconti tenderà a variare di volta in volta, proprio a causa della natura sperimentale di molte di queste storie. Quel che potrà certamente contraddistinguerle, sarà la presenza, in ciascuna, di un elemento magico, fantastico o che comunque sappia di mitico. Spaziando fra fiabe e favole, storie comiche o tragiche, romantiche o crude, potrebbero venire a mancare esclusivamente racconti dei tempi odierni o di vita vissuta. Possiate perdonarmi.
Cercherò (e qui sta la sfida e l’invocazione a Calliope per sufficiente ispirazione) di proporvi un nuovo racconto abbastanza regolarmente; non meno di uno al mese, e con tempi ancor più brevi fino a quando potrò attingere a brevi storie scritte in passato, che necessitano solo di una spolverata.
Saranno ovviamente graditissimi i commenti, per conoscere le vostre opinioni su ciascuno dei racconti; siano esse considerazioni (brevi, lunghe o dettagliate quanto vorrete), critiche, o persino, ma non esageriamo, apprezzamenti.